Riflessioni a pochi giorni dalla chiusura della Conferenza di Rimini di Giuliana Arciello

Un grande “brain-storming”, come lo ha definito la Presidente Fnomceo Roberta Chersevani, incentrato su una revisione della Professione medica a cui oggi viene richiesto di rispondere in maniera proattiva alle sfide che il domani ci propone. La sensazione percepita all’interno del Palacongressi è stata proprio quella di essere al centro di un vortice di riflessioni, idee e discussioni tra i Professionisti della salute che si sono confrontati in maniera costruttiva alla ricerca della strada migliore per realizzare una sanità sostenibile e adeguata al cambiamento che la società sta vivendo. L’inaugurazione dei lavori ha previsto un toccante momento in cui è stato commemorato il defunto ex-Presidente della Fnomceo Aldo Pagni, pilastro e innovatore della Medicina Generale. Di particolare interesse per noi medici attualmente impegnati nella formazione post lauream è stata la sessione sulla formazione, moderata dai dottori Stella e Bonsignore, in cui i coordinatori dei vari gruppi di lavoro dell’Osservatorio giovani professionisti Fnomceo hanno presentato delle interessanti relazioni. Fra tali interventi quello della dott.ssa Lopes, referente del gruppo per la formazione in medicina generale, ha aperto i lavori, ponendo l’accento sulla necessità di evoluzione della medicina generale e in particolar modo della formazione, senza però perdere mai di vista il rapporto medico-paziente e la presa in carico dell’assistito, vere essenze della medicina generale.

Una formazione che deve essere adeguata al ruolo del MMG, che deve recuperare e consolidare la sua dignità professionale, affrancandosi dall’idea del vecchio mutualista alla “Guido Tersilli” per riconoscersi nel suo ruolo di libero professionista autonomo (snodo di equilibrio a favore del cittadino), protagonista cruciale di un SSN libero, solidale e universalistico che pur nel progresso fa un passo indietro per tornare al “To care”. Un MMG che cura il suo paziente con la giusta miscela tra arte medica e nuove tecnologie, organizzando i percorsi di cura con la piena gestione del territorio e non da dietro una scrivania come invece fanno i manager che rispondono a regole impartite da leggi economiche. Tra le relazioni successive merita menzione quella del dott. Di Marino che ha posto l’accento sull’importanza di premere sull’acceleratore del progetto della laurea abilitante, per cui la FNOMCeO si batte da anni. Di Marino, in un simpatico e breve excursus sulla sua carriera universitaria, ha descritto in maniera tanto eccellente quanto ilare i “tempi morti” che i giovani medici devono ancora oggi affrontare. La sessione si è conclusa con la relazione del dott. Carlo Curatola, per il gruppo della formazione, che ha brillantemente analizzato i dati inerenti al fabbisogno di professionisti della Medicina Generale con un accurato e attento studio delle Graduatorie Regionali, mostrando alla platea la sua teoria della “Legge di Pacman”in merito all’aggiornamento di tali graduatorie.

Dalle relazioni sulla medicina generale è emersa la necessità da sempre evidenziata dalla nostra OS di una adeguata programmazione delle borse di studio, insufficienti per il CFSMG e assolutamente incongrue rispetto al numero di accessi al corso di laurea in medicina e chirurgia che in Italia non garantisce a tutti gli studenti la possibilità di completare la propria formazione per l’accesso al mondo del lavoro. La sessione su “Information and Communications Technology” ha riportato l’attenzione sulle sempre più evidenti criticità derivanti dall’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione in Sanità. I medici a volte ne sono intimoriti, mentre altre volte ignorano completamente i problemi derivanti dalla titolarità o dalla responsabilità del trattamento dei dati sensibili. Il moderatore della sessione dott.Silvestro Scotti ha ben sottolineato come, partendo da un confronto tra Medici e Garante della Privacy ed analizzando tutte le situazioni in cui la tutela di questa viene messa in discussione dall'evoluzione dei sistemi digitali, sia diventato indispensabile porre le basi per trovare delle soluzioni al problema. Nella sessione sulla Riorganizzazione delle Cure Primarie i vari relatori hanno fatto il punto sull’andamento dei lavori ed in particolare il dott.Giacomo Milillo ha anche smontato con i dati alla mano, la polemica sull’H16. E’ stato chiaramente spiegato che la legge Balduzzi prevede una copertura H24 e che tale copertura non può essere modificata in sede di definizione contrattuale. L’H16 è una semplice possibilità organizzativa che eventualmente permetterà di ripartitire il carico assistenziale.

La copertura dalle 24 alle ore 8 rimarrà, a meno che non ci si trovi in situazioni in cui è così evidente che in tale fascia oraria non ci siano chiamate di competenza della continuità assistenziale, ma solo dei Pronto Soccorso, per cui a quel punto non ha senso che sia mantenuta. E comunque, in quelle zone in cui ci sono poche chiamate, se prima c'erano due medici di guardia medica di notte e nessuno di giorno, se ne metterà uno di giorno e uno di notte. Dalle sue parole è emerso in maniera chiara ed inequivocabile che la guardia medica non verrà cancellata e che non ci sarà alcun ridimensionamento della pianta organica. Flessibilità dello strumento h16 per realizzare l’ambizioso obiettivo del Ruolo unico sono invece i concetti chiave della riorganizzazione della medicina generale che finora sono passati in sordina, insabbiati dalle polemiche di altre OOSS e che invece sono stati ben sottolineati dal Segretario Generale FIMMG. Peccato per l’assenza della dott.ssa Giuseppina Onotri, Segretario Nazionale SMI che si è sottratta a qualsiasi confronto: almeno avrebbe potuto spiegare non solo le sue motivazioni della polemica, ma anche la ragione per cui ha deciso di far passare due mesi di terrore a molti giovani e tante notti insonni a chi prova a comprendere tutte le sfaccettature delle nuove proposte.

Durante l’intera manifestazione è stata più volte data importante rilevanza al tema delle vaccinazioni. La loro mancanza rischia oggi di farci ritrovare in casa malattie che pensavamo giá debellate. Lo stesso Ministro Beatrice Lorenzin, che è intervenuta alla sessione pomeridiana del venerdi, ha ribadito il fondamentale ruolo di noi medici nella promozione delle vaccinazioni invitando l’intera assemblea a non abbassare la guardia in tal senso. Il Ministro ha poi dichiarato vicinanza alla categoria dei Medici e degli Odontoiatri e proprio per il prossimo futuro è fortemente intenzionata ad occuparsi del personale del SSN come elemento imprescindibile per la buona riuscita della gestione della salute dei cittadini. Sul tema invece del rapporto tra le professioni sanitarie ha preso una “non” posizione, in particolare sul famigerato comma 566: finchè non ci sarà un accordo condiviso tra le parti, medici e professioni sanitarie, la politica non interverrà, conscia che solo attraverso una sinergia fra le parti si possa guardare serenamente al futuro. Durante la relativa sessione di lavori la discussione è stata decisamente accesa, ma la Presidente Chersevani, che ha curato la conclusione, si è detta convinta che da Rimini si posa una nuova prima pietra per il percorso che si dovrà fare insieme, medici e infermieri. Concludiamo con il motto di questa III Conferenza lanciato dalla Presidente Chersevani riprendendo una frase di Charlie Chaplin: “Alza gli occhi al cielo: non troverai mai arcobaleni se continui a guardare in basso”. Proprio così: FIMMG Formazione continuerà a puntare in alto e a mirare dritto verso gli obiettivi di tutela dei colleghi in formazione in medicina generale.

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Giuliana Arciello
Segretario Nazionale FIMMG Formazione