FIMMG Formazione: non si può riformare l’accesso a spese della programmazione e dei corsisti!

FIMMG Formazione: non si può riformare l’accesso a spese della programmazione e dei corsisti!

15/12/2015


fimmg formazione

La proposta di riforma per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale (CFSMG) mediante la predisposizione di una graduatoria unica nazionale comporta un aumentato rischio di disparità, di discriminazione dei concorrenti con minori disponibilità economiche e di aumento degli sprechi legati al probabile aumento degli abbandoni.
Infatti, con il meccanismo selettivo proposto, in molti casi i medici vincitori sarebbero costretti a trasferirsi in sedi diverse da quelle di residenza, con un pesante aggravio di spese. Tale condizione, tenuto conto dell’inadeguatezza della borsa di studio corrisposta ai medici in formazione, potrebbe determinare una vera e propria discriminazione tra coloro che possono permettersi di svolgere il corso di formazione in altre regioni ed altri che, non potendo sostenere le spese di un trasferimento, sarebbero costretti a rinunciarci.
Va inoltre sottolineato come la proposta “graduatoria unica nazionale” renderebbe inutile la programmazione dei fabbisogni regionali dei medici da ammettere ai corsi di formazione specifica in Medicina Generale affidata alle regioni dal Decreto del Ministero della Salute del 7 marzo 2006 come “conseguente ad una previsione triennale del fabbisogno, effettuata sulla base delle effettive esigenze, correlate sia al numero degli iscritti alle graduatorie regionali per la medicina convenzionata ancora non occupati, sia alle previsioni dei pensionamenti dei medici in servizio ed alla verifica delle zone carenti e relativi posti disponibili, in base al rapporto ottimale previsto dagli accordi nazionali vigenti”.
Qualsiasi tentativo di pianificazione da parte delle regioni avrebbe esiti del tutto imprevedibili essendo affidata anno dopo anno ai fattori casuali rappresentati dalla residenza dei singoli medici vincitori e dall’ordine di graduatoria.
Queste evidenti criticità non hanno trovato alcun conforto nell’attuale proposta dove, ad oggi, l’unico emendamento “segnalato” alla camera è quello che prevede proprio l’introduzione della graduatoria unica, mentre non è stato tenuta in nessun conto la necessità di strumenti normativi che vadano a risolvere le criticità economiche proprie del CFSMG.

In particolare:

  • Non è previsto alcun incremento della borsa di formazione (pari a 960€ mensili lordi),
  • Non è prevista la de-tassazione della borsa (IRPEF e IRAP insistono sull’importo di cui sopra), né un suo adeguamento al tasso d’inflazione
  • È mantenuto l’obbligo assicurativo a carico del corsista (spesa annua di circa 500€)
  • Non vengono modificate le compatibilità con le attività libero-professionali, lasciando al corsista di medicina generale le stesse opportunità lavorative dello specializzando che percepisce circa 1700€ netti mensili.

E’ palese che tale situazione, come già sottolineato dalla presente OS, sarebbe decisamente insostenibile e amplierebbe ulteriormente le differenze che già oggi esistono tra la formazione medica specialistica e la formazione specifica in medicina generale. Attualmente la borsa corrisposta mensilmente al corsista del CFSMG è al di sotto della soglia di povertà, secondo fonti ISTAT; introdurre scenari peggiorativi e che aumentino le disparità all’interno del panorama della formazione post-laurea verrebbe vissuto come un insulto grave e inaccettabile al mondo della medicina generale italiana.
Dunque ancora una volta FIMMG Formazione ribadisce che risulta necessario e prioritario un intervento della politica volto al miglioramento delle condizioni economiche del corsista ovvero un intervento volto a:

  1. Reperire fondi economici necessari a incrementare l’entità della borsa di studio: auspicabile sarebbe l’equiparazione alla borsa di formazione specialistica fissata nei termini di 1.666,00€ al mese, a cui, stante la normativa vigente, sarebbero soggetti a tassazione ordinaria, con un aumento del capitolo di spesa stimato intorno a 25 milioni di euro.
  2. Alternativamente, una proposta iso – risorse e, anche per questo, irrinunciabile, consisterebbe nell’ adeguare la normativa di riferimento per quanto riguarda le attività compatibili con il corso stesso. Il medico in formazione, infatti, deve poter usufruire di una corsia preferenziale per gli incarichi temporanei nell’ambito della Continuità Assistenziale. Per il corsista questa opportunità permetterebbe di portare il proprio reddito a livelli dignitosi e in più valorizzerebbe il proprio percorso di formazione, essendo la continuità assistenziale parte integrante e fondamentale della medicina generale. Tale proposta non comporterebbe nuovi o maggiori oneri per le finanze dello Stato.

Il corsista deve vivere il corso per ben 3 anni, con un impegno che, per essere produttivo, deve essere sostenuto dalla serenità di una condizione che non può essere quella della soglia di povertà aggravata anche dal doversi, eventualmente, trasferire lontano dal luogo di residenza.

FIMMG Formazione si impegna, dunque, a dare tutto il supporto possibile nell’individuare strade condivise con le istituzioni per rendere il percorso dei Medici in Formazione Specifica in Medicina Generale. “sostenibile” sia dalle programmazioni regionali che dalla legittima programmazione economica individuale del corsista vincitore,

#nazionaleSostenibile

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