Formazione medicina generale. Fimmg a Ministero: “Servono urgentemente soluzioni per rivedere il sistema di selezione”

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Formazione medicina generale. Fimmg a Ministero: “Servono urgentemente soluzioni per rivedere il sistema di selezione”

21/09/2015


Dopo la diffida al Ministero di oltre 1.000 medici e la replica di Lungotevere a Ripa, il segretario del sindacato Giacomo Milillo torna sull’argomento della selezione per i corsi di formazione in Medicina generale e scrive al Dg del Ministero Rossana Ugenti: “Test per l’accesso al Corso sia composto da 70 quesiti uguali a livello nazionale e 30 quesiti diversi per ciascuna regione. Chiediamo incontro urgente”. LA LETTERA

La Fimmg interviene sulla questione della selezione per il Corso di formazione in medicina generale. E lo fa attraverso una lettera a firma del segretario nazionale Giacomo Milillo e indirizzata al Dg delle professioni sanitarie del Ministero della Salute Rossana Ugenti. Nella missiva Milillo evidenzia come il Sindacato “ha ricevuto, per conoscenza, copia della diffida al Ministero della Salute inviata dall’avv. Pitruzzella in nome e per conto di circa 1000 assistiti, vincitori delle precedenti selezioni del concorso d’accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. Si è altresì preso atto della dichiarazione del Ministero della Salute pubblicata, in risposta alla medesima, dalla testata Quotidiano Sanità in data 16 settembre”.
 
Nella lettera il sindacato evidenzia che “non è più procrastinabile l’individuazione di soluzioni che permettano di rivedere il sistema di selezione del CFSMG per renderlo più sicuro e meritocratico, senza stravolgere la natura stessa del corso fronteggiando, nel contempo, la possibilità di contenziosi legali o danni alla programmazione dello stesso”.

Fimmg ribadisce il suo no alla graduatoria nazionale che non è “una strada percorribile poiché violerebbe non solo le norme costitutive ma anche la natura stessa del Corso, inficiando gravemente la qualità della formazione offerta ai futuri medici di medicina generale i quali, in quel caso, non avrebbero la possibilità di radicare la propria crescita professionale nel Sistema Sanitario Regionale e nel Territorio nel quale dovrebbero successivamente svolgere la propria attività”.
 
Una possibile soluzione per Fimmg, “per garantire uno svolgimento delle prove certo ed indiscutibilmente meritocratico, tale da far decadere la suddetta ipotesi di contestazione, sarebbe la formulazione, ad opera della Commissione Nazionale Ministeriale, di un test per l’accesso al CFSMG composto da 70 quesiti uguali a livello nazionale e 30 quesiti diversi per ciascuna regione. In tal modo le prove sarebbero confrontabili per difficoltà ma non paragonabili in termini di risultato, facendo in tal modo decadere l’ipotesi posta alla base del contenzioso”.
 
“Alla luce di quanto esposto – conclude la letetra – , in considerazione del fatto che i medici ricorrenti sono stati ammessi con sospensiva del CDS sulla base di contestazioni che vanno a intaccare l’essenza stessa del concorso oltre che le norme regolamentari, appurato che una prima sentenza è attesa per il 6 Ottobre p.v., la scrivente O.S. richiede un incontro urgente al fine di poter discutere la realizzazione di interventi tempestivi ed efficaci tali da prevenire il susseguirsi di altri ricorsi, affrontando la questione nei termini che abbiamo testé anticipato”.

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