Zonno: prosegue il dialogo di Fimmg Formazione con il ministero della Salute

Rassegna Stampa


Zonno: prosegue il dialogo di Fimmg Formazione con il ministero della Salute

08/11/2013


Devono essere messi in atto tutti quei provvedimenti che possono migliorare la qualità del corso, per non spegnere l’entusiasmo di chi sceglie questa strada perché vuole fare il medico di medicina generale.

Si continua a dire con forza che le esperienze formative all’estero sono da incentivare, e che le lezioni teoriche debbano essere arricchite di contenuti specifici della medicina generale.

Il futuro medico di famiglia deve poter ricevere insegnamenti professionalizzanti non solo sugli aspetti squisitamente clinici ma anche su quelli gestionali e organizzativi di studio.

La direzione è quella di organizzare il lavoro di squadra, ma nessuno durante il corso spiega cos’è una società di professionisti o cosa sia e come si gestisca e si lavori in cooperativa. Anche l’integrazione professionale con altre figure (infermieri, assistenti di studio, personale di segreteria, assistenti sociali, etc.) è un argomento che dovrebbe essere affrontato durante il corso.

Il periodo di tirocinio svolto dal MMG deve andare oltre i 12 mesi: è infatti il tirocinio specifico più importante per una formazione che sia veramente professionalizzante.

Nonostante abbiamo sostenuto con forza queste posizioni ieri, nella definizione degli obiettivi didattici, delle metodologie di insegnamento apprendimento e dei programmi del corso di formazione specifica in MG, la Conferenza Stato-Regioni non ha apportato nessuna sostanziale modifica, e, cosa che ci ha particolarmente deluso, rispetto all’ipotesi ventilata di poter aumentare sperimentalmente da 12 a 18 mesi nel triennio il tirocinio presso lo studio del medico di famiglia, ha proprio fatto marcia indietro.

Analizzando le 20 graduatorie di accesso al corso di Formazione Specifica in Medicina Generale si nota che l’84,5% dei medici che superano il concorso ha meno di 5 anni di anzianità di laurea, pertanto la Medicina Generale è per la stragrande maggioranza una scelta professionale convinta.

Quello che abbiamo chiesto ieri a Giovanni Leonardi del ministero della Salute, durante la tavola rotonda di confronto al Congresso Nazionale FIMMG, è che si prendano provvedimenti per migliorare la qualità dei contenuti didattici e si vada verso l’adeguamento dell’importo borsa di studio.

Giulia Zonno

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