La malattia da reflusso gastroesofageo e i sintomi atipici o extraesofagei

Definizione di MRGE o GERD

Con “Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE)”, in letteratura Anglosassone nota come “Gastroesophageal reflux disease (GERD)”, si definisce una condizione patologica, nella quale il reflusso di materiale acido, dallo stomaco verso l’esofago, genera sintomi fastidiosi e/o complicanze.
Si tratta di una patologia piuttosto frequente e rappresenta una delle
principali cause di accesso presso gli studi dei Medici di Medicina
Generale.
L’incidenza della MRGE nella popolazione dei paesi industrializzati oscilla dal 20 al 40%, in gruppi di età compresa tra i 45-64 anni; si registra un aumento del tasso di incidenza nella fascia di età compresa tra i 64-74 anni.

Eziopatogenesi della MRGE

Le cause del reflusso gastroesofageo sono molteplici e multifattoriali e vanno principalmente individuate in:
– una disfunzione meccanica della giunzione esofagogastrica;
– nella comparsa di rilasciamenti transitori dello sfintere esofageo inferiore, i cosidetti “Transient Lower Esophageal Sfincter Relaxation” (TLESR);
– una ridotta clearance esofagea;
– un’alterazione dello svuotamento gastrico;
– l’ernia iatale, una delle cause anatomiche che predispongono all’insorgenza del reflusso gastroesofageo.

Presentazione clinica

I sintomi tipici (la pirosi retrosternale, il rigurgito di materiale acido gastrico e il dolore toracico) possono essere affiancati, nel 60% dei casi, dai cosiddetti sintomi atipici o extra-esofagei; quest’ultimi possono anche essere, in una minima percentuale di casi, l’unica espressione della malattia in questione.
Diversi studi hanno dimostrato la presenza di reflusso gastroesofageo in molti pazienti affetti da sintomi otorinolaringoiatrici e polmonari.
Questi sintomi, anche se associati a quelli tipici, sono di più difficile diagnosi e trattamento, collocandosi in un ambito multidisciplinare che abbraccia diverse figure mediche, quali lo specialista pneumologo, allergologo, otorinolaringoiatra e cardiologo.

Focus sui cosidetti sintomi atipici o extraesofagei

Tra i sintomi atipici, quelli di più frequente riscontro sono:
– TOSSE CRONICA, dovuta sia ad un meccanismo irritativo diretto, legato al realizzarsi di un Reflusso Laringo-Faringeo, sia ad un meccanismo riflesso-mediato.
Questa tosse suole manifestarsi nel periodo notturno e postprandiale; nel dettaglio, il peggioramento notturno è motivato dal venir meno, in posizione clinostatica, dell’ “effetto CLEARING” correlato alla forza di gravità, e del fenomeno “AROUSAL” nello stato di veglia, con l’attivazione della deglutizione e della peristalsi.
– RAUCEDINE, ovvero la sensazione di bruciore alla gola, secondaria a irritazione cronica locale;
– GLOBO FARINGEO, cioè la sensazione di un corpo estraneo in corrispondenza della glottide, causata da uno spasmo della muscolatura crico-faringea riflesso mediata;
– RINITE POSTERIORE;
– DISFONIA;
– ASMA: in particolare, si sottolinea che l’associazione tra Asma e Reflusso vanta un’incidenza piuttosto significativa, attestandosi tra il 30-50% dei casi;
– DISPNEA E LARINGOSPASMO;
– EROSIONI DELLO SMALTO DENTALE;
– ALTERAZIONI DEL RITMO E DELLA QUALITA’ DEL SONNO che si ripercuotono inevitabilmente sulla vita lavorativa e sociale.

Osservazioni conclusive

Quando i pazienti si presentano in ambulatorio riferendo sintomi otorinolaringoiatrici, pneumologici o odontoiatrici, che apparentemente non rispondono alle comuni cause, bisogna sempre attenzionare che questi siano causati da una sottostante MRGE, cosi da intraprendere il corretto approccio terapeutico.

BIBLIOGRAFIA

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