Obesità e sovrappeso

In occasione della giornata mondiale per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso, 4 marzo

L’obesità è una patologia cronica, caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo.

Negli studi di popolazione può essere utile valutare il Body Mass Index (BMI). Questo parametro mette in relazione peso ed altezza, ma non tiene conto della composizione corporea del soggetto.

  • Sovrappeso: BMI tra 25 e 29.9 kg/m2
  • Obesità di I grado: BMI tra 30 e 34.9 kg/m2
  • Obesità di II grado: BMI tra 35 e 39.9 kg/m2
  • Obesità di III grado: BMI tra 40 e 49 kg/m2
  • Obesità morbigena: BMI tra 50 e 59 kg/m2
  • Obesità patologica: BMI superiore a 60 kg/m2

La percentuale di massa grassa può essere stimata con metodi bioimpedenziometrici o calcolata con indagini radiografiche come la DXA Total Body (l’attuale gold standard per la composizione corporea).

  • Sovrappeso: massa grassa tra 18 e 25% nel maschio e tra 25 e 31% nella femmina.
  • Obesità: massa grassa superiore al 25% nel maschio e superiore al 32% nella femmina.

L’obesità si associa a varie patologie, prima tra tutte la sindrome metabolica. Questa condizione, evidenziata dalla presenza di 3 su 5 dei seguenti criteri, può precedere lo sviluppo di diabete mellito ed è associata allo sviluppo di patologie cardiovascolari:

  1. Aumento della circonferenza vita (> 102 cm nel maschio e >88 cm nella femmina)
  2. Ipertrigliceridemia
  3. Iperglicemia a digiuno
  4. Ipertensione arteriosa
  5. Basso valore HDL

Terapia

L’approccio al paziente deve essere multidisciplinare (Medico di famiglia, Dietologo, Psichiatra, Endocrinologo, Chirurgo, Fisiatra).
La prima linea di terapeutica si basa sulla modifica dello stile di vita attraverso un adeguato programma alimentare personalizzato sul paziente e di un regolare programma di attività fisica che tenga conto della sul condizione clinica.
Il modello alimentare che si è dimostrato efficace nel lungo periodo è quello mediterraneo, ma è possibile utilizzare anche altri modelli come le ormai iperprescritte diete chetogene.

Esistono delle opzioni farmacologiche per il calo ponderale, ma con risultati non sempre risolutivi (Orlistat, Naltrexone/Bupropione, Liraglutide). Recentemente sta spopolando l’uso della Semaglutide, un farmaco antidiabetico che ha dimostrato effetto dimagrante, ma ancora non ha ricevuto l’indicazione per questa patologia.

Quando la terapia alimentare non basta a migliorare la situazione, è possibile ricorrere a metodiche di secondo livello come i devices intragastrici (palloncino) e la chirurgia bariatrica (sleeve gastrectomy, diversione biliopancreatica, bypass gastrico…).

L’Obesità, essendo una patologia cronica, spesso si associa a comorbilità, quindi è bene raggiungere insieme al paziente un’intesa, volta a mantenere il più a lungo possibile uno stile di vita sano.
La dieta migliore per il paziente è quella che riuscirà ad integrarsi al meglio nella vita del paziente, così da consentirgli di “seguirla” (o farsi seguire) per tutta la vita.

Bibliografia
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  • Ryan DH. Drugs for Treating Obesity. Handb Exp Pharmacol. 2022;274:387-414. doi: 10.1007/164_2021_560. PMID: 34783910.

 

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