RIFLESSIONI DI FIMMG FORMAZIONE IN MERITO ALL’EMENDAMENTO AL DDL SEMPLIFICAZIONE

La soluzione alla grave carenza di medici di medicina generale non può essere il pretesto per realizzare sanatorie all’italiana o improprie scorciatoie per l’ingresso nella medicina di famiglia. Abbiamo registrato in queste settimane azioni politiche orientate a mettere in discussione il valore del titolo di medicina generale e i principi meritocratici necessari al suo ottenimento.  La lettura degli ultimi emendamenti presentati al DDL Semplificazioni crea un forte allarme tra i Medici in Formazione. Un emendamento al momento in esame prevede, infatti, che “i laureati in Medicina e Chirurgia abilitati all’esercizio professionale che siano stati incaricati, entro il 31 dicembre 2018 e per almeno 12 mesi anche non continuativi negli ultimi 10 anni, nell’ambito delle funzioni convenzionali previsti dall’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale, previo superamento del concorso per l’ammissione al Corso triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale, accedono al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale tramite graduatoria riservata, senza borsa di studio e nei limiti delle risorse”.

 

Non è ammissibile consentire l’ingresso indiscriminato di un numero non precisato di Medici in assenza di una programmazione precisa delle necessità regionali e di una valutazione delle potenzialità organizzative dei corsi, che rischiano di essere ingolfati da un numero di tirocinanti per i quali non sarebbe possibile offrire spazi formativi adeguati e tutor dedicati. Inoltre, si tratterebbe di medici discriminati dall’assenza di borsa di studio, che ribadiamo deve essere garantita a tutti coloro che a seguito di una corretta programmazione vengono ammessi al corso. Accanto a questo provvedimento, sono state presentate anche proposte che vedrebbero offrire incarichi a tempo indeterminato perfino a medici totalmente al di fuori del percorso formativo della Medicina Generale.

 

 L’unica soluzione percorribile per l’accesso alla medicina generale è il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, l’unica strada in grado di garantire nell’interesse della salute dei cittadini una qualità assistenziale al passo con l’evoluzione dei bisogni e dei peculiari contesti assistenziali su cui operano i Medici di Famiglia. La Medicina Generale ora più che mai merita il rafforzamento del livello professionale che le compete, esaltando l’importanza del ruolo che essa riveste nella piramide del SSN. A questo scopo è necessario che i giovani trovino appetibile l’avvicinamento ad essa e che si sentano valorizzati e appagati nello scegliere questa professione e nell’esercitarla giorno dopo giorno. Questa serie di provvedimenti invece non genera altro che disillusione nei futuri medici, dequalificando l’importanza della scelta vocazionale.

Siamo disponibili a qualsiasi forma di dialogo con le istituzioni competenti che miri ad attuare soluzioni finalizzate alla risoluzione della grave carenza di medici, trovando però delle soluzioni eque che non ledano i diritti di chi ha seguito con passione e impegno un percorso.”