Seminario sulla formazione di base e specialistica in Medicina: l’altro occhio di Polifemo

Seminario sulla formazione di base e specialistica in Medicina: l’altro occhio di Polifemo

15/07/2015


Errata programmazione e mancanza di orientamento, sono due concetti importanti, sui quali si è dibattuto ieri al seminario tenutosi a Roma al Senato della Repubblica.

Concetti importanti che sembrano però essere osservati dalla prospettiva del mitologico mostro Polifemo che purtroppo continua a guardare e programmare il Sistema Sanitario Nazionale col suo unico occhio e quindi da un punto di vista orbo e puramente specialistico. Bisognerebbe iniziare a considerare anche l’altra metà del Sistema, quella della Medicina Generale, sottolinea Scotti nel suo intervento.

A livello universitario si discute sull’assegnare un maggiore peso al curriculum universitario per il concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione post lauream, ma riflettendo anche su queste proposte ci si rende conto di quanto le cure territoriali e la MG siano totalmente scotomizzate dall’Università che in moltissime realtà non forma i medici per le cure primarie, anzi non esiste attualmente la possibilità di poter scrivere una tesi con argomenti inerenti la medicina generale che sia valevole o dia punteggio per il concorso di accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale (CFSMG).

Per quanto riguarda la programmazione per la MG siamo fermi al ’94 e anche qui, l’accesso al concorso sta risentendo di ricorsi e contenziosi.

Ancora non è chiaro se gli ammessi saranno “in soprannumero” quindi senza borsa, oppure percepiranno borsa come normali vincitori.

Sarebbe interessante chiedersi perché ciò accade, a chi conviene che una cosí grande massa di colleghi frequenti il corso a costo zero?

Per quale motivo un collega dovrebbe prepararsi e studiare per il concorso sapendo che comunque può accedere al corso tramite le infinite scorciatoie che la nostra legislazione gli mette a disposizione? Senza contare che in molte realtà locali é più conveniente non essere vincolati alla esigua borsa di studio.

A questo punto non si capisce perché non venga proposto direttamente di abolire il concorso e di ammettere tutti in sovrannumero.

Tale proposta risulterebbe sicuramente più sincera di altre soluzioni. Non si improvvisino però proposte non sostenibili pensando di far trasferire colleghi sul territorio nazionale con una borsa di 900 euro al mese. Il tutto in un panorama in cui sarebbe necessario stanziare più borse.

In tal senso appare ci sia quasi un disegno ben preciso infatti basta ricordare che anche la proposta di FIMMG Formazione di inserimento delle attività professionalizzanti nel comma 14 del art. 5 patto della salute fu cassata nonostante fosse addirittura isorisorse.

Se l’orientamento è quello di non investire sulla formazione in MG bisognerebbe andarlo a spiegare ai migliaia di medici che nei prossimi anni vedranno svanire il posto che gli spetta nelle cure primarie, e a tutti i pazienti che vedranno diminuire la qualità delle cure di cui usufruiranno.

FIMMG Formazione continuerà ad impegnarsi affinché la medicina generale, fulcro del nostro SSN, venga adeguatamente difesa: #valorizziAmoMG.

Giuliana Arciello
Segretario Nazionale FIMMG Formazione