Rassegna Stampa
Fimmg Formazione: occupazione simbolica dell’Ordine di Roma
08/05/2013
Protesta per il trattamento riservato ai medici di Medicina Generale in formazione: borsa di studio esigua, tasse elevate e incompatibilità a svolgere altri lavori. Interventi di sostegno di Giacomo Milillo e Roberto Lala.
Si è svolta oggi la prima iniziativa dei 100 giorni di protesta lanciati da Fimmg Formazione per denunciare la condizione difficile in cui si trovano i giovani medici che partecipano al triennio di formazione in Medicina Generale. Molte le criticità messe in evidenza dai medici “formandi” in Medicina Generale: una borsa di studio annuo esigua (11.600 euro) e tassata come fosse reddito da lavoro, poiché la formazione in Medicina Generale è considerata appunto “formazione al lavoro” e non studio, come accade per le specializzazioni universitarie; nessuna copertura (se non quella Enpam) per la maternità e le malattie oltre i 30 giorni; incompatibilità a svolgere altre prestazioni professionali.
Il risultato è che molti abbandonano la formazione in MG, migrando verso altre specializzazioni. Una situazione che rischia di farci avere, da qui a poco, una grave carenza di medici di Medicina Generale, visto che molti dei professionisti attualmente in attività andranno in pensione nei prossimi 5/10 anni.
“Pagate le tasse, ci restano in tasca 750 euro al mese – spiega Daria Di Saverio, coordinatrice nazionale Fimmg Formazione – e nelle Regioni del Sud la situazione è ancora più grave perché è difficile accedere anche alle sostituzioni in Continuità Assistenziale e in Medicina Generale”. “In Lombardia – aggiunge Giulia Zonno, vicecoordinatrice della stessa struttura – possiamo almeno lavorare in Continuità Assistenziale. Ma avremmo bisogno di poter svolgere più lavori qualificanti nell’Area delle Cure Primarie, con il duplice obiettivo di rafforzare il nostro percorso formativo e ottenere un reddito dignitoso”.
Per protestare contro questo stato di cose Fimmg Formazione ha organizzato oggi l’occupazione (simbolica) di una sala dell’Ordine dei medici di Roma. Ma non c’è stato bisogno di nessuna prova di forza, visto che il presidente dell’Ordine, Roberto Lala, condivide le ragioni della protesta. È una situazione discriminatoria e inaccettabile – ha detto Lala nel corso dell’assemblea – e mi farò promotore di incontri tra voi e le istituzioni parlamentari e regionali, perché si possa trovare una soluzione”. Intanto, Lala ha annunciato di voler portare questo problema all’attenzione del prossimo Consiglio nazionale Fnomceo, che si svolgerà venerdì 11 maggio.
Alla manifestazione ha partecipato anche il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo. “Tutta la Fimmg sostiene le ragioni di questa protesta – ha detto Milillo – e spero proprio che finalmente il mondo politico capisca quanto sia ingiusta la situazione in cui sono costretti questi ragazzi”.
“Dobbiamo usare questo momento per ripensare tutta la formazione post laurea – ha aggiunto il vicesegretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti – anche per fare in modo che nel percorso di studio degli specializzandi e dei formandi in Medicina Generale ci siano momenti di formazione in comune, per poter più facilmente realizzare quell’integrazione tra ospedale e territorio che oggi fatica ad affermarsi”.