Le statine rappresentano il cardine dell’attuale terapia ipolipemizzante per ridurre il rischio dieventi cardiovascolari nei pazienti in cui la prevenzione primaria o secondaria sia clinicamenteindicata.
Tra il 7 e il 29% dei pazienti in terapia con statine, tuttavia, riporta effetti indesideratimuscoloscheletrici che ne impediscono l’uso o ne limitano la somministrazione al dosaggiomassimale, con una riduzione della compliance del paziente. L’abbandono della terapia con talifarmaci è associato ad un incrementato rischio di eventi cardiovascolari.
In questo contesto l’acido bempedoico è indicato per il trattamento dell’ipercolesterolemiaprimaria o dislipidemia mista in pazienti adulti già in terapia con una statina o altra terapiaipolipemizzante non in grado di raggiungere i livelli target di c-LDL o quando le statine nonsono tollerate o ne è controindicato l’uso.
Farmacodinamica
L’acido bempedoico è un profarmaco che, assunto per os, viene attivato a livello epatico permezzo di una acetil-coenzima A sintetasi. Il farmaco attivo agisce a monte del target dellestatine, inibendo selettivamente l’enzima adenosin trifosfato citrato liasi (ACLY), coinvolto nellabiosintesi del colesterolo epatico, determinando:
- riduzione della sintesi di colesteroloa livello epatico;
- riduzione della colesterolemia LDLattraverso una sovraregolazionedei recettori per le LDL;
- soppressione della biosintesi degliacidi grassi epatici.
Posologia
La dose raccomandata di acido bempedoico (Nilemdo) è pari ad una compressa da 180 mgassunta una volta al giorno indipendentemente dai pasti.
È disponibile anche una associazione fissa di acido bempedoico 180 mg ed ezetimibe 10 mg(Nustendi) da assumere sempre una volta al giorno.
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani e nei pazienti concompromissione renale o epatica da lieve a moderata, mentre non sono disponibili dati relativiai pazienti con compromissione renale o epatica severa. In questi casi può essere opportuno unmonitoraggio addizionale delle reazioni avverse e occorre valutare periodicamente lafunzionalità epatica.
Avvertenze
L’utilizzo dell’acido bempedoico è limitato alla popolazione adulta, in quanto sicurezza edefficacia nei soggetti < 18 anni non sono state ancora stabilite.
L’acido bempedoico è controindicato in gravidanza ed allattamento.
Durante il trattamento, pertanto, è necessario l’utilizzo di contraccettivi e, prima dell’inizio dellaterapia, è opportuno verificare un eventuale stato di gravidanza.
L’acido bempedoico aumenta le concentrazioni plasmatiche delle statine esponendo ad unaumento del rischio di miopatia se associato ad esse, pertanto i pazienti che assumonoentrambi i farmaci devono essere monitorati al fine di rilevare eventuali reazioni avverse.
In particolare non deve essere associato con simvastatina a dosi > 40 mg/die.
L’acido bempedocico può aumentare l’uricemia a causa dell’inibizione dell’OAT2 tubularerenale: il trattamento deve essere interrotto in caso di comparsa di iperuricemiaaccompagnata da sintomi di gotta.
Rimborsabilità
L’AIFA ha recentemente approvato la rimborsabilità SSN dell‘acido bempedoico come nuovotrattamento “first in class“, disponibile in formulazione singola (nome commerciale: Nilemdo)o in un’associazione a dose fissa con ezetimibe (nome commerciale: Nustendi).
Il costo per entrambe le formulazioni è di 120,15 € per una confezione da 28 compresse.
Il medico prescrittore (Specialista o Medico di Medicina Generale) utilizzerà una appositascheda di prescrizione e seguirà il paziente nella gestione della terapia ipolipemizzante e nelfollow-up periodico.
La validità della prima prescrizione è al massimo di 6 mesi, ma è opportuno eseguire il primofollow-up entro i primi 3 mesi di terapia.
Bibliografia
- Giornale Italiano di Cardiologia, Vol 22 Suppl. 1 al N. 4 Aprile 2021
- Nissen SE, Lincoff AM, Bempedoic Acid and Cardiovascular Outcomes in Statin-Intolerant Patients. N Engl J Med. 388:1353-1364, Apr 2023
- RCP acido bempedoico, AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, consultato il 15/10/23 nella banca dati AIFA